giovedì 1 dicembre 2011

Una cosa che non sopporto è la gente che curiosa.


Ero alle prese con una cliente e dietro di lei c’erano due vecchie, credo mamma e figlia. Nel frattempo che io facevo il giro di chiamate per la prima cliente, queste qui si facevano il tour per il negozio. Le sentivo dall’altra parte della stanza che frugavano e poi PUUUM come un rumore di una scatola che cade, poi tornano verso il banco, ancora rimuginano, di nuovo qualcosa che cade. Alzo gli occhi, le guardo, la figlia mi risponde con un sorriso. Mi hai ribaltato mezzo negozio, avrai da ridere. Poi per fortuna è arrivato il loro turno ma cercavano delle ciabatte da figa e io purtroppo le ho solo per vecchie.


Oppure vengono in negozio a riprendersi le cose che erano da mettere a posto. Siccome io non ho niente a che fare con le riparazioni e quindi non so se sono state fatte o di chi siano le cose nel negozio, dico di ripassare. Ma loro no, non si arrendono, guardano un sacchetto a caso e urlano “AH! Ma forse è questo!!” e cominciano a lagnarsi che vogliono vedere cosa c'è dentro. Ma siete normali? Una volta una si era impuntata che le scarpe nella bustina fossero le sue e invece erano delle scarpe difettose da rendere alla ditta. Un’altra era riuscita a trovare il suo busto e voleva riportarselo a casa, quando poi si scoprì che il busto ancora non era stato modificato. Boh, ma un attimo di pazienza no? Il bello è che magari la titolare gli aveva detto di ripassare tra 5 giorni e questi si ripresentano dopo 3 giorni.

Ah, vi ricordate la vecchia di questo e questo post? (la terza testa di rapa)??


I suoi monocollant sono ancora nel ripiano della merce prenotata!

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